Come nasce il Gin: una storia ricca di fascino

by Redazione Fine Taste

Amanti del gin... Vi siete mai soffermati a pensare alle origini del gin? Il gin ha una storia lunga e ricca di aneddoti, una storia molto affascinante da raccontare. Eccola.

 

Cosa si intende per Gin?

Il gin, come lo conosciamo oggi, è un distillato che per definizione deve racchiudere l'aroma e il sapore caratteristici della bacca di ginepro. Anche il nome stesso deriva dalla parola olandese per ginepro 'genever', o dal francese 'genièvre'. La qualità della bacca e il modo in cui il gin viene lavorato, tutto gioca un ruolo nel determinare il carattere dei gin pregiati.

Dove nasce il gin?

Ci sono molte storie sulle origini del gin e su come è stato creato. Si dice che le origini di questa bevanda classica possano essere fatte risalire addirittura all'XI secolo, quando veniva utilizzata come medicinale. I monaci benedettini di Salerno distillavano liquori utilizzando bacche di ginepro (che crescevano in abbondanza nelle colline vicine) come cura per una vasta gamma di disturbi, tra cui l'indigestione e per il trattamento di infezioni dello stomaco, dei reni e del fegato.

Tonico al ginepro

Il gin, come lo conosciamo oggi, si basa su un antico liquore olandese chiamato "jenever", una miscela di vino di malto a base di cereali e un distillato neutro infuso con ginepro, che veniva utilizzato per mascherare il suo sapore aspro.

Nel 1340 la peste bubbonica, o "peste nera", si era diffusa in Europa dall'Asia centrale e si ritiene che le persone in tutta Europa consumassero una forma di questo tonico al ginepro nella vana speranza di scongiurare la malattia mortale. Verso la metà del secolo, i livelli di produzione di jenever nei Paesi Bassi (e ad Amsterdam in particolare) erano enormi.

Il "coraggio olandese"

Facciamo un salto in avanti fino al XVII secolo, durante le lotte per l'indipendenza dei Paesi Bassi dalla Spagna, quando i soldati inglesi furono inviati in guerra per assistere la rivolta olandese contro i loro governanti cattolici spagnoli. Si dice che proprio qui gli inglesi abbiano avuto il loro primo assaggio di gin. Mentre i soldati inglesi combattevano a fianco dei loro alleati olandesi, avrebbero visto le truppe bere jenever prima di andare in battaglia, per rilassarsi e sostenersi con un generoso sorso di qualcosa che chiamavano "coraggio olandese". 

Il gin migra in Inghilterra

I soldati tornarono a casa con una predilezione per questa nuova bevanda alcolica e introdussero il gin in Inghilterra, ma fu solo alla fine del 1600 che il gin iniziò davvero a diffondersi a Londra. Guglielmo d'Orange salì al trono e divenne re d'Inghilterra nel 1689. Nel tentativo di sostenere l'economia britannica, introdusse pesanti tasse sugli alcolici importati come il vino francese e il cognac e istituì le "Corn Laws", delle agevolazioni fiscali sulla produzione nazionale di alcolici e restrizioni commerciali su cibo e grano importati. 

La “mania del gin”

 

Questa politica ha creato un effetto devastante nel paese, il periodo noto come la “mania del gin”. Migliaia di negozi di gin aprirono in tutta Londra, chiunque poteva produrre gin. Una pinta di gin era diventata più economica di una pinta di birra!

Per molti londinesi poveri, il gin divenne un piacere a buon mercato che si poteva avere per pochi centesimi, una fuga dal freddo e dalla fame. Alcuni lavoratori venivano persino pagati con il gin, come parte del loro salario!

Grazie alla scarsissima regolamentazione, per incrementare i loro guadagni, molti produttori iniziarono ad utilizzare cereali di scarsa qualità miscelati a sostanze tossiche come la trementina e l’acido solforico!

Il risultato fu devastante. L'espressione "Mothers Ruin" fu coniata proprio in questo periodo, a testimoniare il fatto che questa tipologia di Gin adulterato divenne una fonte di miseria in tutta Londra. Il risultato fu un aumento esponenziale della criminalità, della prostituzione, della cecità e della morte. Londra brulicava di gente ubriaca o impazzita per colpa dell’alcol.

Il gin di contrabbando

Il Parlamento si rese conto di avere un enorme problema di ordine pubblico e cercò di rallentare la sete di gin in tutta la città approvando nuove leggi più restrittive e severe.

Nel 1736 venne quindi approvato il Gin Act.  Chi voleva produrre gin ora aveva bisogno di una specifica licenza molto costosa e i negozi di gin furono pesantemente tassati. Questo non fece altro che spingere la produzione di contrabbando. I contrabbandieri erano dappertutto, producevano gin domestico, nelle loro case, in ogni luogo nascosto. Tale fenomeno diede vita alla curiosa espressione "gin da vasca da bagno". 

L'inizio del gin artigianale

Poi venne il Gin Act del 1751 che cambiò radicalmente il modo in cui il gin veniva venduto. I diritti di licenza furono abbassati e i distillatori costretti a vendere a rivenditori autorizzati. Allo stesso tempo, a causa di un raccolto scarso, anche i prezzi dei cereali aumentarono portando alla produzione di un distillato di migliore qualità. Il Parlamento introdusse un requisito minimo di produzione e raddoppiò i dazi sulle bevande alcoliche, mettendo il prezzo del gin fuori dalla portata delle classi inferiori e il consumo iniziò a diminuire. Nel 1757 la mania del gin era finita. Le distillerie di gin cominciarono a produrre solo gin di alta qualità e l'Inghilterra tornò ad essere una nazione di bevitori di birra.

Come è nato uno dei cocktail più iconici al mondo, il Gin&Tonic

 

Fu il dispiegamento globale della Marina britannica che permise al gin di diventare famoso in tutto il mondo. Mentre era in India, per combattere lo scorbuto, la Royal Navy iniziò a combinare il gin con un farmaco antimalarico a base di chinino. Le razioni di chinino puro avevano un sapore così terribile che i soldati presero l’abitudine di aggiungere al chinino del gin e un tocco di lime. Il chinino è l'ingrediente base dell'acqua tonica e così è nato il Gin&Tonic!

L'ascesa dei distillati artigianali

 

Le botaniche delicate ed esotiche che i nostri mastri distillatori usano oggi nei gin sono un mondo lontano dallo spirito aspro dei tempi passati. Il gin si è trasformato da un tonico medievale a base di erbe a un moderno distillato artigianale molto sofisticato e apprezzato in tutto il mondo.