Una rarità di montagna: la grappa al cirmolo e le sue proprietà

by Redazione Fine Taste

È tempo di vacanza e, per chi è in montagna, tempo di passeggiate salutari, relax in mezzo alla natura, pranzi in rifugio e vita bucolica. Proprio in riferimento alla montagna, oggi vogliamo parlarvi di una particolare tipologia di grappa, la grappa al cirmolo.

Tra le varie grappe è sicuramente la più rara e meno conosciuta. Per quale motivo?

Partiamo con l’ingrediente principale, il cirmolo.

Il cirmolo è Ia pigna del pino cembro, una particolare specie di pino alpino presente oltre i 1800 metri e noto per crescere fino a 25 metri di altezza e raggiungere anche 1000 anni di età!

Le pigne sono molto rare e preziose in quanto nascono solo su piante con oltre 50 anni di vita e quindi si trovano molto in alto sul fusto, rendendo molto complessa la raccolta. La caratteristica di queste pigne è quella di essere molto digestive, con un gradevole aroma balsamico molto persistente.

Per questi motivi si utilizzano per produrre una grappa molto speciale e rara, la grappa al cirmolo. Dopo la raccolta, le pigne vengono tagliate a mano e messe a macerare nella grappa ottenendo così il raro e benefico distillato.

Come si apprezza al meglio la grappa al cirmolo?

Vi diamo tre suggerimenti: il primo tradizionale, il secondo riletto in chiave contemporanea e il terzo in abbinamento con un dolce. A voi la scelta di quello che preferite!

Metodo tradizionale: come digestivo a fine pasto, a temperatura ambiente, sorseggiato nel classico bicchiere “a tulipano” per la grappa.

 

Metodo contemporaneo: come digestivo ma questa volta on the rocks, con ghiaccio, e bevuto in un tumbler per whiskey!

 

Abbinamento con il dolce: mettetene qualche goccia sul gelato alla crema o alla nocciola…Goduria assicurata!

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