Varietà e proprietà del miele

by Redazione Fine Taste

In questo articolo vogliamo fare una panoramica su nove differenti tipologie di miele e per ciascuna indicare le relative caratteristiche.

Prima di cominciare, spieghiamo meglio cosa si intende, in generale, per miele.

Cos'è il miele?

Il miele è una sostanza zuccherina di consistenza viscosa prodotta dalle api. Le api si nutrono di nettare direttamente dai fiori (in questo specifico caso parliamo di miele di nettare) o di secrezioni prodotte da altri insetti (miele di melata). Il miele è quindi un alimento generato dalle api che, dopo aver tratto il nettare dai fiori, ci aggiungono i propri enzimi e lo lasciano maturare dentro l’alveare.

Il miele si presenta di colore giallo ambrato, più o meno intenso a seconda del tipo di miele. Sottoposto a raffinazione, viene usato come alimento naturale e come dolcificante.

Il miele è un alimento antichissimo. È stato utilizzato nell'alimentazione per almeno 6000 anni, principalmente come fonte dolce per gran parte della popolazione mondiale. Pensate che il primo riferimento scritto al miele, si trova sulle iscrizioni di una tavoletta sumera risalente al 2100-2000 a.C.!

Il miele può essere unifloreale (da un singolo tipo di fiore) o multifloreale (più specie di fiori). Un etto di miele ha circa 304 kcal., quasi esclusivamente proveniente da carboidrati.

Passiamo adesso ad elencare nove varietà di miele e per ciascuna diamo caratteristiche specifiche e suggerimenti di utilizzo.

1. Miele di acacia

 

Il miele di acacia è un miele monofloreale ed è il miele più diffuso e apprezzato in Italia.

Il miele di acacia è un miele pallido, liquido, quasi simile al vetro. È ottenuto dalle api che si nutrono di fiori di acacia. Il miele di acacia tende a non cristallizzare perché ricco di fruttosio e ha un gusto molto gradevole in grado di soddisfare un po’ tutti i palati.

2. Miele di Millefiori

Come si può facilmente intuire, si tratta di un miele multifloreale, prodotto da diverse tipologie floreali (principalmente acacia, tiglio e castagno).

In base al periodo dell’anno in cui viene prodotto possiamo individuare due macrocategorie:

  • Miele millefiori chiaro: si produce a partire da inizio primavera fino a giugno/luglio, ha un colore chiaro e trasparente e un sapore più delicato e dolce rispetto alle altre varianti, ma meno intenso. Dopo alcuni mesi dal raccolto il prodotto tende a cristallizzare.
  • Miele millefiori scuro: si produce sul finire dell’estate, ha una colorazione scura o ambrata. Il gusto è più deciso rispetto alla variante precedente con un retrogusto leggermente amarognolo. Ricorda molto il miele di castagno. La consistenza è cremosa e la sua cristallizzazione è più lenta.

3. Miele di castagno

 

Il miele di castagno si produce a partire dal nettare della pianta omonima, molto diffusa in tutto il nostro Appennino. È tra i mieli con un colore scuro, marrone molto intenso.

Non fatevi ingannare dal colore scuro del miele: più un miele è scuro più la sua azione antiossidante è considerevole!

Il profumo del miele di castagno è più incisivo rispetto a quello degli altri mieli, leggermente acre e pungente. Anche il gusto rispecchia queste sue peculiarità: amarognolo e deciso. La dolcezza, quindi, non è proprio il suo tratto distintivo: per questo motivo può non essere indicato come dolcificante ma è ottimo invece per accompagnare i formaggi! Anche in questo caso, vista la maggior presenza di fruttosio rispetto al glucosio, difficilmente cristallizza.

4. Miele di colza

 

La colza è una pianta i cui fiori sono di un di colore giallo molto intenso. È molto precoce perché fiorisce da aprile a giugno. I fiori sono particolarmente ricchi di nettare e polline e questo permette di ottenere una grande quantità di miele.

Il miele di colza è un miele molto dolce dal colore chiaro con sfumature che vanno dal giallo, al beige e al bianco. Proprio per la sua dolcezza è tra i tipi di miele preferito dai bambini!

È anche leggermente cremoso e tende a cristallizzarsi più velocemente di quasi tutti gli altri tipi di miele, diventando solido e duro. In questo caso, non vi preoccupate, è sufficiente mescolare energicamente il miele per ridargli una consistenza cremosa.

5. Miele di tiglio

 

Il miele di tiglio è tra i più delicati in commercio e ha un colore dorato chiaro. Il suo sapore è dolce e con un aroma che rimanda ai fiori di tiglio. La sua dolcezza e la sua fluidità lo rendono molto adatto ad essere utilizzato come sostituto dello zucchero tradizionale in vari tipi di bevande.

Il suo profumo è meno intenso rispetto ad altri tipi di miele, ma il suo sapore e il suo aroma delicato lo rendono particolarmente sofisticato.

6. Miele di Stachys

 

La Stachys è un'erba officinale che cresce sulle stoppie di grano (residuo degli steli) dopo la trebbiatura.

Il miele che si ottiene da quest’erba è estremamente elegante e molto raro, perché il processo per ottenerlo è complesso. Ha una consistenza molto cremosa, quasi burrosa a seguito della cristallizzazione che è quasi assente. Ha un colore bianco latte, gusto dolce ma non troppo, con note che rimandano alle mandorle e al fieno.

Una curiosità: è uno dei mieli che meglio si presta a caramellare le carni rosse in cucina! 

7. Miele di Tarassaco

 

Il tarassaco è una pianta erbacea che cresce spontaneamente in zone pianeggianti e montuose. Il miele di tarassaco ha un colore giallo intenso e con un sentore pungente, intenso, persistente, che ricorda l’ammoniaca. Il sapore, tuttavia, è delicato e balsamico, con un retrogusto di camomilla.

8. Miele di Girasole

Il miele di Girasole ha un bel colore giallo vivace. Al palato è aromatico ma anche fresco. Il suo aroma è delicato e ricorda quello della cera. Non è molto dolce e, come per il miele di castagno, si presta particolarmente in abbinamento con i formaggi.

9. Miele di Melata

Come abbiamo già visto, il miele di melata è un miele che anziché essere prodotto col nettare dei fiori, viene ricavato dalla secrezione di altri insetti, ovvero una sostanza che si trova sulle foglie o sulla corteccia degli alberi, la melata appunto.

È uno dei mieli più rari e salutari in commercio. In confronto al tradizionale miele di nettare, quello di melata è meno dolce, il sapore ricorda quello del caramello, con retrogusto leggermente amarognolo. Il colore è molto scuro, quasi nero, mentre la consistenza è compatta come quella del miele di nettare, ma non tende a cristallizzarsi.

Se sei interessato a provare uno dei mieli di cui abbiamo parlato, li trovi qui